RECENSIONE

Ottobre 16, 2008 in Uncategorized | No comments

M. Faustini, Opposte preghiere, Le Mani, Recco-Genova, 2008

Rosa Elisa Giangoia

Con questa sua nuova silloge poetica (ormai l’undicesima, truth about enzyte oltre alle raccolte di aforismi!) Margherita Faustini continua il suo intenso itinerario, affinando sempre di più la sua ricerca espressiva ed approfondendo lo scavo meditativo in una dimensione trascendentale, che parte dalla personale esperienza del vissuto e dall’osservazione della realtà per aprire, attraverso l’intuizione del cuore e la convinzione della mente, orizzonti di fede e di speranza.
Questa raccolta poetica è ben scandita in tre sezioni Tempo interiore, Le storie e La Storia che sfaccettano l’esperienza esistenziale e creativa di Margherita Faustini in un rapporto di dialogo nell’interiorità personale e con il mondo in cui, l’autrice, attraverso la tensione dialettica sé-altri, formula domande, trova occasioni di riflessione ed individua sicure risposte. A mio giudizio, particolarmente significativa nella prima sezione è la lirica Nel tumulto della vita, in cui la poetessa esprime il sicuro orientamento della sua vita, che non è quello di Uscire dalla realtà/…per costruire tra terra e cielo / un castello abitato soltanto dai sogni, ma è piuttosto la volontà di abitare nel tumulto della vita…per conquistare / l’intima armonia dell’essere. Anche dal punto di vista formale questa lirica è costruita in modo fortemente espressivo, con la sua netta divisione in due strofe (quella del rifiuto e quella dell’accettazione propositiva) separate dal vigoroso No! che assume ad un tempo la funzione di separazione contrappositiva e di cerniera di raccordo. L’atteggiamento della Faustini nei confronti della vita e del mondo è quello di volersi coinvolgere in esso per percepirne il mistero, come si avverte nella lirica Notte di gelo (Dilaga il mistero./ Appena sveglia, / mi precipito nel frastuono della vita.). Questo coinvolgimento è, da parte di Margherita Faustini, sentimentalmente attivo, ricco e positivo, come possiamo avvertire dalla lirica Unico desiderio (Unico desiderio: colmare d’amore / i giorni che mi restano) e in Se potessi…, in cui la poetessa si augura di poter volare in altri e più alti spazi / per snidare il sorriso / da donare al mondo.
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GRUPPO di LETTURA

Ottobre 15, 2008 in Uncategorized | No comments

MERCOLEDI’ 15 OTTOBRE si è riunito il GRUPPO di LETTURA presso la BIBLIOTECA SERVITANA di via Baroni a Genova.
I presenti erano 9.
Sono stati proposti brani dai seguenti testi:

D. Still, Le nozze , Sperling
Messaggio dal Vietnam, Sperling
B. Cibrario, Rossovermiglio, Feltrinelli
D. de Vigan, li effetti secondari dei sogni, Mondadori
Mura, Vento di terra, Garzanti
E. De Amicis, Amore e ginnastica, Einaudi
M.C. Ferraro, Una storia di famiglia, De Ferrari
J. Verne, Il giro del mondo in 80 giorni

Il prossimo incontro si terrà mercoledì 19 novembre 2008
alla BIBLIOTECA SERVITANA
sempre alle 16.30
La teoria poetica e l’esperienza creativa in Francesco Calvo

Ottobre 2, 2008 in Uncategorized | Tags: Add new tag | No comments

di Rosa Elisa Giangoia

Fin dai tempi più antichi, superata la fase della loro reciproca funzionalità nei Presocratici, poesia e filosofia sono stati considerati due modi polemicamente in antitesi per dire la verità, in un contrapporsi di verità del cuore e verità della mente, verità intuite e verità dedotte, verità disvelate e verità dimostrate. Oggi le due strade del sapere e del conoscere hanno una ben precisa autonomia, con un avvicinarsi della filosofia alla scienza ed un forte impegno della poesia ad esprimere le tensioni esistenziali dell’essere nel mondo, più con interrogativi che con risposte.
In questa situazione sembra particolarmente interessante esaminare la teorizzazione poetica e l’esperienza creativa di Francesco Calvo, filosofo e poeta, che della riflessione sulla poesia ha fatto uno dei temi determinanti della sua speculazione in Il solco della parola (Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1994), L’esperienza della poesia (Il Mulino, Bologna 2004) e anche nelle lezioni tenute nell’ultimo suo corso all’Università di Perugina nell’anno accademico 1999-2000, ora raccolte in Suvvia, entri chi a cuore (2007). A queste riflessioni teoriche, nutrite della consapevole lettura di filosofi (Platone, Aristotele, Tomaso d’Aquino, Leibniz, Kant, Nietzsche, Heidegger) e dal grande amore per molti poeti, in particolare R.M. Rilke e T. S. Eliot, si può accostare la personale produzione poetica, raccolta in La discesa (1989) e Piccola terra (1990), per cui è utile esaminare la ricaduta che può avere l’elaborazione teorica, messa sapientemente alla prova dallo studioso nell’analisi dell’esperienza del tragico, del tema del Principio nella Bibbia e nel Vangelo di Giovanni e delle Elegie Duinesi di Rilke, nella personale esperienza della creazione poetica.

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PRESENTAZIONE

Settembre 27, 2008 in Uncategorized | No comments

Venerdì 10 ottobre ore 17Sala dei Chierici della Biblioteca Berio
via del Seminario, 16 - Genova

Pino BOERO e Francesco DE NICOLA
dell’Università di Genova

presentano

OPPOSTE PREGHIERE
raccolta poetica di Margherita FAUSTINI

introduce Maria NOVARO
letture di Mario MENINI
RECITAL

Settembre 12, 2008 in Uncategorized | No comments

Nell’ambito della NOTTE BIANCA a Genova sabato 13 settembre alle ore 21.30 presso l’Oratorio di San Filippo in via Lomellini

recital di Bruno ROMBI

Genova nella voce dei poeti

con la partecipazione di Stefano Buzzone e Davide Giancotti del
Gruppo Musicale Altera
Intervista a Margherita FAUSTINI

Settembre 4, 2008 in Uncategorized | No comments

di Bruno ROMBI

Scriveva il grande Gérard de Nerval: La vita di un poeta è quella di tutti. Questo assunto si può attribuire tranquillamente alla vita di Margherita Faustini che, nonostante il suo esercizio nella poesia, vive come tutti i comuni mortali senza presumere un ruolo speciale nel mondo. E ciò le è congeniale perché tra il tempo virtuale dell’esistenza umana, comune ad ogni mortale, e il tempo assoluto da perseguire con fede, Margherita Faustini cerca di penetrare il secondo.
Per far ciò indaga: in se stessa, nell’anima dei propri simili, nel mondo circostante, cercando sempre di comprendere quale sia il suo ruolo nel grande gioco del tempo virtuale che è d’ogni nato sulla Terra. La cui conquista passa attraverso le opere e i giorni, attraverso lo sforzo costante di comprendere il proprio ruolo nel mondo, il proprio rapporto con l’Altro.
Se c’è una poesia dolente per una fede che non ha ancora immagine, che resta sospesa tra proiezione di una sacrificio terreno—la crocifissione—e l’accettazione del dogma con tutti i suoi paradigmi, questa la troviamo, ad esempio, nella lirica Ti cerco e ti respingo in cui il confronto con Dio è la ricerca di una concretezza impossibile, che si rivela tuttavia nella simbologia della discesa terrena di Dio in ogni sofferenza umana. Ciò che colpisce, in tale lirica, è il coraggio con cui il pensiero si manifesta.
Elena Bono sottolineava a tale proposito come “quel che di caparbio e scontroso con le creature e il Creatore sottende costantemente il senso teologale, ossia il profondo convincimento di una superiore paternità, e di una grazia che dall’alto si dona a chi ricerca e domanda, si ritrova nella creatura della Faustini che chiede illuminazione al Creatore perché la renda capace dell’incontro con Lui e degna della parola rivelata”.
Questa educazione alla fede, nel travaglio di una ricerca non accettata dogmaticamente, ma filtrata attraverso un sentimento, passa per la cruna di un’educazione che vede padre e madre della poetessa come due pilastri che reggono la sua formazione.
Il sentimento filiale di Margherita Faustini nei confronti dei genitori è così lampante che senza quelle due costanti referenze del suo sentimento, la sua vita, come la sua fede, non avrebbe senso.
C’è il Padre creatore perché c’è un padre terreno che educa ed edifica, un padre la cui immagine campeggia, nelle varie raccolte della Faustini, come un simbolo, oltre che come un sentimento esemplare. Che si manifesta nei confronti dell’umanità. Di tutta l’umanità, ma specialmente nei confronti di coloro che hanno una vita comune.